Il percorso del dottorando: formazione e ricerca
Nei corsi di dottorato italiani, l’attività del dottorando è strutturata per garantire una formazione avanzata sia dal punto di vista scientifico che professionale. Ecco una panoramica delle principali attività previste:
Attività didattiche e formative:
In base alle Linee guida del MUR e al DM 226/2021, ogni dottorando è tenuto a:
- Svolgere ricerca individuale, sotto la guida di uno o più supervisori.
- Partecipare ad attività didattiche di livello dottorale, per almeno 30 CFU nel triennio.
- Prendere parte a seminari, workshop e summer school, anche di carattere internazionale.
- Approfondire competenze interdisciplinari e trasversali, come:- Public speaking
- Scrittura scientifica
- Gestione della proprietà intellettuale
- Competenze digitali e project management
 
Mobilità internazionale
È fortemente incoraggiata la permanenza all’estero, per almeno tre mesi, presso enti di ricerca o università partner. Questi periodi possono essere cofinanziati e danno diritto a maggiorazioni della borsa.
Attività di ricerca
Il cuore del dottorato è lo sviluppo di un progetto di ricerca originale che culmina nella redazione e discussione della tesi. Il progetto deve essere approvato dal Collegio dei docenti e può prevedere collaborazioni con enti esterni, come aziende, centri di ricerca o pubbliche amministrazioni.
Partecipazione alla vita accademica
I dottorandi sono coinvolti attivamente nella vita del dipartimento, partecipando a:
- Colloqui e riunioni del collegio
- Attività di tutorato per studenti di laurea o magistrale
- Organizzazione di eventi scientifici
Valutazione e progressione
Ogni anno è prevista una valutazione del progresso da parte del Collegio dei docenti. Il passaggio agli anni successivi è subordinato al superamento di verifiche e alla presentazione di report di attività.
Compatibilità con altre attività
Il dottorato è considerato un impegno a tempo pieno. È possibile svolgere attività lavorative solo se autorizzate e coerenti con il percorso di ricerca.
